Intervista ad Andrea Michele Vincenti
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Non facevo da tanto tempo una intervista ed eccomi di ritorno con una fatta ad Andrea Michele Vincenti
Carissimo Antrea Michele Vincenti, benvenuto sul mio sito di cui sarai vittima quest’oggi perché siamo giunti all’intervista fatta da me. Dichiari di esserti sottoposto alle mie terribili domande di tua iniziativa e senza costrizione alcuna? Se si, adesso alza la mano sinistra e metti la mano destra sul cuore e poi Giura di dire la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità? … Dici lo giuro! 🙂
Lo giuro!
Bene allora cominciamo Caro Andrea Michele, tu sei uno scrittore e un musicicista/compositore mi spieghi cosa ti ha spinto ad essere su Facebook? Solo per pubblicità o anche un modo per condividere quello che senti e/o quello che sai?
Principalmente per promuovere le mie attività artistiche, poi anche per avere uno scambio con altri artisti e per conoscerne di nuovi. Mi piace nutrirmi d’Arte e collaborare con altri artisti, è un arricchimento che vale più di tanti libri.
Cosa significa essere te stesso? Cioè cosa significa essere Andrea Michele Vincenti ? Chi è Andrea Michele Vincenti e come cerca di essere se stesso?
Cercando di essere quello che penso e che dico, ma principalmente traducendo in azione concreta il mio pensiero.
Il tuo nome è Andrea Michele, ma hai per caso qualche pseudonimo? qualche nomignolo? Sei registrato da qualche altra parte con qualche nick? Se sì, dicci quali e perché li hai scelti?
Il gruppo artistico che ho fondato, Orfeus, è come se fosse una sorta di pseudonimo del mio Alter Ego…

(Clicca sulli’immagine per accedere al gruppo)
Cosa ritieni più significativo e importante del tuo profilo? cioè cosa vorresti di te che saltasse subito all’occhio di chi ti visita?
L’impegno, la serietà e la passione con cui cerco di realizzare i miei progetti artistici.
Passiamo alla scrittura e alla musica.
Tu fai lo scrittore e il musicista compositore, quante sorprese ancora ci riservi e quante cose dobbiamo ancora scoprire di te?
Credo che quello che ho reso pubblico finora sia solo una piccola percentuale del mio mondo e del mio essere, e son convinto che la vita sia troppo breve perché un artista possa farsi conoscere in toto.
Tu hai scritto il libro Orfeus e poi hai creato un gruppo con questo stesso nome. Hai composto, realizzato e inciso il cd Olden Golden Powder. Ci spieghi il motivo dei titoli? C’entrano qualche cosa l’uno con l’altro? Per esempio uno è in seguito dell’altro o viceversa? Perché proprio Orfeus e Olden Golden Powder?
È nato prima il gruppo nel 2009, successivamente le pubblicazioni cartacee omonime. Orfeus è un omaggio al mito greco Orfeo, artista per eccellenza, che dell’arte incarna i valori eterni, ma anche di uno sciamano, capace di incantare animali e di compiere il viaggio dell’anima lungo gli oscuri sentieri della morte. Il titolo del mio ultimo album, letteralmente “polvere d’oro anticata”, è un riferimento al titolo del mio secondo libro, Polvere D’Anima, al quale ho aggiunto l’alto valore dell’anima misurato in oro anticato dal tempo.
Se dovessi presentare con pochissime parole il tuo libro e il tuo cd, come li presenteresti?
Sono essenzialmente due prodotti complementari, ma anche molto diversi perché espressioni diverse di due momenti della mia vita. Sono sempre io, ma speculare ed avulso dall’essere statico e pienamente codificabile in una categoria prestabilita.
C’è qualche cosa che ti piacerebbe scrivere o comporre o che vorresti scrivere o comporre nei tuoi progetti futuri?
Sempre e soltanto ciò che sento interiormente e ciò che mi appaga facendomi sentire realizzato ed in connubio simbiotico con la mia più profonda essenza, non ciò che vuole sentire o leggere la gente da me. Credo che un artista non debba seguire un pubblico ma farsi seguire dal suo pubblico.
Ultime tre domande
Cosa significa per te scrivere e comporre? Una semplice condivisione o qualche cosa di più e come e quando sono nate queste tue passioni?
Scrivo per conoscermi e compongo per farmi conoscere. Compongo da sempre, da quando mi fu regalato il mio primo strumento a 3 anni, un organo bontempi 13, sul quale passavo interi pomeriggi ad improvvisare…
Quando scrivi e quando componi, prendi ispirazione da ciò che ti succede o ti basi solo sulla fantasia; o per meglio dire, i tuoi scritti e le tue canzoni/melodie sono reali? Oppure parti da una base reale e ci costruisci intorno una storia di fantasia? Oppure sono completamente storie di fantasia?
La fantasia è indirettamente correlata alle nostre esperienze, sebbene tragga nutrimento anche da archetipi e memorie ataviche con cui ognuno di noi nasce. La musica è molto più libera dalla realtà, forse è la forma d’Arte più alta per questo. Compongo d’istinto e scrivo ciò che sento, che poi forse è la stessa cosa. La realtà pragmatica è per tutti, io attingo sempre a quella interiore e non fisica.
C’è un passo dei tuoi libri che tu consiglieresti come citazione? Una pagina o delle righe che senti maggiormente che vorresti vedere (magari in futuro) citate da qualche parte (in un post, in un blog, in un giornale, ecc)? C’è una canzone che ti piacerebbe finisse in un programma o in un video? Se si, dicci quale o quali di entrambe!
Come citazione: “IL SILENZIO TI SVELERÀ LA VOCE PURA DELLA TUA ESSENZA ED IL BUIO LA LUCE VERA DEL TUO CAMMINO”. Come musica: “SUNRISE”.
Ti ringrazio per la pazienza avuta nei miei confronti e per aver risposto a tutte le mie domande! Ti auguro tanto successo e consiglio a tutti il tuo libro e il tuo cd.
Grazie a te Antonio!
Ps: Vorrei aggiungere che le canzoni di Andrea sono ottimi sottofondi e sono talmente perfette che alcune possono essere anche riprodotte al contario. Ho usato al contario una delle canzoni di Andrea (o per meglio dire, a suo giudizio, violentato) come sottofondo per la primissima versione video de “i Cartozzi” che hanno il nome in inglese di “The Pumparapippi” e che vedono proprio in inglese la loro primissima puntata.