Poesia: Ho il sangue di lava di vulcano

Benvenuta signorina
Ti ho ben avvertita:
ho il sangue che ribolle
come la lava di un vulcano,
ma tu sei venuta lo stesso.
Sei qui, ora, all’ingresso,
all’uscio sembri piccina,
mi guardi con sguardo perso.
Non esitare, prova a entrare
ma entra, senza entrare
dubbiosa e interrogativa,
ma con aria decisa e furtiva.
Entra nella mia tana.
Due passi e la porta chiude.
Un bacio e poi un altro,
poi mi fermo e attendo.
Fuggi ora se vuoi!
Scappa lontana!
Sei ancora in tempo!
Rimani e mi sorridi?
Altri baci e ancora baci,
allor il sangue mio ribolle,
fiamme di sfrenata lussuria,
alimentano ‘sì come un vulcano
e il sangue è lava incandescente.
I tuoi vestiti sul pavimento
montagne pianure e antri,
cerbiatti rosa liberi mi guardano pulsanti,
liberi, torniti e vividi.
Le mani si fanno audaci
eserciti alla conquista
d’ogni angolo e curva,
d’ogni tesoro e gemma,
d’ogni singola pelle
lei è bagnata al tatto,
tu entri in me leggera,
io entro in te prepotente
e ti prendo possente.
Pensiero che suda,
scorrono gocce e palpiti
e aliti intensi miei e tuoi,
ritmici, definiti e ben affondo,
colpi cadenzati lenti e veloci
intervallano e intrecciano,
avvolgono fino al divenire
brividi e appagamento totale.
Esplosione dei sensi intensi,
incontrollabile passione ardente
si nutre e divien più affamata
e questo è solo il preludio.
Questa poesia è nel libro
Love = Amore https://www.dragossido.com/love-amore/